Alba L’Astorina lavora presso l’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IREA – CNR) di Milano, dove da anni si occupa di modelli teorici e sperimentali di comunicazione pubblica della scienza, nell’ambito di progetti nazionali e internazionali.
Recentemente, ha approfondito il ruolo che la comunità scientifica svolge e può svolgere nella definizione del rapporto scienza-società, attraverso le pratiche di ricerca e le sue narrazioni.
Suo interesse particolare sono tutte le nuove ed antiche forme di collaborazione che vedono il sapere scientifico intrecciarsi e dialogare con altri saperi, verso la costruzione di nuova conoscenza e di nuovi modi di affrontare la complessità e l’incertezza dei nostri tempi, dalla Citizen Science alla Ricerca e Innovazione Responsabili (RRI) fino all’approccio della scienza post-normale. Questo interesse l’ha portata, recentemente, ad essere coordinatrice del progetto di ricerca sociale finanziato da Fondazione Cariplo, BRIDGES Building Reflexivity and response-ability Involving Different narratives of knowledGE and Science, che impiega metodi di ricerca transdisciplinare e partecipata per comprendere e rafforzare la relazione tra scienza, società e sistemi ecologici nel contesto italiano.
Alice Benessia ha una formazione ibrida in arti visive, fisica, epistemologia e filosofia della scienza.
Utilizza fotografia, video e testi per realizzare installazioni e lecture-performance, in collaborazione con scienziati e artisti in ambito visivo, letterario, teatrale e musicale. Collabora con istituzioni d’arte ed enti di ricerca in Italia e all’estero. Scrive per riviste scientifiche e interdisciplinari.
È membro dell’Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità dell’Università di Torino (IRIS), dove si occupa del rapporto tra arte, scienza e sostenibilità. Ha lavorato come appointed expert per il Joint Research Center della Commissione Europea sull’etica delle ICT e dell’innovazione. È membro fondatore della Italian Association for Sustainability Science.
Il suo lavoro più recente nell’ambito dell’epistemologia si concentra sulla questione della demarcazione della scienza e della sostenibilità come strumenti euristici.
Nel 2017 ha fondato Pianpicollo Selvatico ETS che promuove ricerca e azione ibrida e partecipata in arte, agricoltura rigenerativa, ecologia profonda e convivenza multispecie.
Laura Colucci-Gray e’ professore associato in didattica delle scienze naturali ed educazione alla sostenibilita’ presso Moray House School of Education and Sport, University of Edinburgh.
Laura coordina and dirige progetti di ricerca e didattica interdisciplinare con particolare attenzione alle pratiche educative nel contesto della formazione dei futuri insegnanti di scienze e futuri ricercatori. Laura si occupa dello sviluppo di metodologie participative per la gestione di questioni complesse e controverse all’interfaccia tra scienza e societa’, scienza dei cittadini e fondamenti filosofici della transdisciplinarieta’. E’ visiting Professor presso il Dipartimento di Biologia dei Sistemi, Universita’ di Torino e presso HVL in Norvegia.
Laura e’ membro fondatore dell’associazione di volontariato One Seed Forward, che supporta la sua pratica transdisciplinare in contesti di comunita’.
Andrea Caretto (Torino, 1970, Laurea in Scienze Naturali) e Raffaella Spagna (Rivoli, 1967, Laurea in Architettura) vivono e lavorano a Cambiano (To).
Caretto e Spagna concepiscono l’arte come una forma di ricerca, un modo libero di investigare le dimensioni multiple della realtà: caratteri formali e qualitativi della materia, ma anche aspetti fisici quantitativi, questioni filosofiche e sociali, sviluppando processi che evolvono nel lungo periodo. Il loro approccio si fonda su un’attitudine alla “presenza” e all’esperienza nel mondo, in stretto contatto con la materia in tutte le sue trasformazioni e individuazioni: un esercizio di attenzione e cura per le cose intese come nodi di un intreccio che allena la capacità di percepire il mondo come costituito da elementi in continua corrispondenza.
Soci Fondatori dell’associazione di artisti Progetto Diogene di Torino e della Fondazione Pianpicollo Selvatico, Levice (Cn).
Collaborano con il Centro di Ricerca Interuniversitario IRIS (Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità) delle Università di Torino e Brescia e Aosta e la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino; sono consulenti artistici per Munlab, Ecomuseo dell’argilla di Cambiano (TO).
Lavorano stabilmente come duo artistico dal 2002 esponendo in istituzioni pubbliche e private, in Italia e all’estero.
Rita Giuffredi, fisica di formazione, ha studiato comunicazione della scienza (SISSA, Trieste) e si è addottorata studiando le narrazioni nei discorsi politici sulla ricerca dell’Unione Europea (Uni. Bologna).
Come comunicatrice della scienza, ha lavorato in un progetto europeo al CERN (Ginevra) e si occupa attualmente dell’iniziativa europea BlueMed presso IREA-CNR (Milano). È anche impegnata nel progetto BRIDGES, orientato all’emersione e alla discussione critica delle narrazioni degli scienziati e alla sperimentazione di pratiche di ricerca ibrida e transdisciplinare, focalizzandosi sul caso di studio della fertilità del suolo. I suoi interessi di ricerca si concentrano principalmente sulle politiche della conoscenza, sul rapporto tra scienza e democrazia e sulla comunicazione pubblica della scienza.
Christian Colella è dottore di ricerca in Sociologia Applicata e Metodologia della Ricerca Sociale presso l’Università di Milano-Bicocca, con un percorso di laurea triennale e specialistica in Antropologia Culturale e Sociale. È Attualmente assegnista di ricerca presso il CNR-IREA.
I suoi interessi disciplinari spaziano all’interno dei
Science and Technology Studies con un focus su questioni ecologiche ed agricole, e in particolare sui patogeni vegetali e specie invasive.
Nella sua tesi dottorale ha analizzato il conflitto socio-ambientale nato in seguito all’introduzione e diffusione del batterio Xylella fastidiosa in Puglia.
È membro fondatore del collettivo di ricerca indipendente Epidemia, autore e curatore dell’omonima pubblicazione.
Silvio Funtowicz è un filosofo argentino attivo nel campo degli studi su scienza e tecnologia.
Insieme a Jerome R. Ravetz, ha creato il NUSAP, un sistema di notazione per caratterizzare l’incertezza e la qualità nelle espressioni quantitative e ha elaborato il concetto di scienza post-normale.
Ha iniziato la sua carriera come docente di matematica, logica e metodologia della ricerca a Buenos Aires, in Argentina. Negli anni ’80 è stato Research Fellow presso l’Università di Leeds, in Inghilterra. Fino al suo pensionamento nel 2011, è stato funzionario scientifico presso il Centro Comune di ricerca della Commissione europea (EC-JRC). Da febbraio 2012 ad aprile 2021 è stato professore a contratto presso il Center for the Study of the Sciences and the Humanities (SVT) dell’Università di Bergen, Norvegia, dove ora è ricercatore ospite.
È un filosofo della scienza attivo nel campo degli studi scientifici e tecnologici.
Chiara Sgaramella è artista e ricercatrice post-doc presso l’Universitat Politècnica de València (Spagna).
Attualmente sta svolgendo un percorso di ricerca nel gruppo Arte, Globalización e Interculturalidad presso l’Universitat de Barcelona.
È stata visiting scholar presso il Center for Creative Ecologies dell’Università della California, Santa Cruz (Stati Uniti d’America) ed è autrice di diverse pubblicazioni sulla relazione tra arte e crisi ecosociale.
Accanto alla sua attività accademica, sviluppa progetti artistici ed educativi legati a questioni socio-ambientali utilizzando metodi collaborativi e transdisciplinari. Il suo lavoro è stato esposto in mostre internazionali e ha partecipato a residenze artistiche legate all’arte eco-politica come Groundwork for Embedded Art Practices, UNIDEE, Fondazione Pistoletto (Italia, 2021), New Curriculum. Arte e ruralità, INLAND (Asturias, Spagna, 2018) e Cossos. Comunità di saperi subalterni (Consorci de Museus de la Comunitat Valenciana, 2021).
Paola Quatrini è professore associato di Microbiologia all’Università di Palermo dove guida un gruppo di ricerca di ecologia microbica e microbiologia ambientale. Laureata in Scienze Agrarie all’Università della Tuscia (VT), Dottore di Ricerca in Ecologia Microbica, dal 1991 conduce ricerche sul ruolo dei microrganismi negli ambienti naturali ed antropizzati e sui servizi ecosistemici microbici. Tra le sue tematiche di ricerca: la diversità dei simbionti azotofissatori delle leguminose legnose mediterranee per il recupero di suoli antropizzati, i batteri che degradano contaminanti organici persistenti per il biorisanamento, le comunità microbiche degli ambienti geotermali estremi. Attualmente coordina per UNIPA un progetto LIFE sull’adattamento dell’agricoltura al cambiamento climatico, nel quale studia il ruolo delle comunità microbiche del suolo nel contrasto alla desertificazione.
Enrico Milazzo è un dottorando in antropologia presso le università Ca’Foscari Venezia, Padova e Verona. Come etnografo, conduce dal 2018 ricerche interdisciplinari sul campo in Puglia e Sicilia, concentrandosi sul tema del re-incanto della natura, sull’epistemologia dei sensi e il suo impatto sui sistemi di conoscenza nelle specificità dell’ecologia mediterranea. L’attenzione rivolta verso l’organizzazione della mimesi e le possibilità del linguaggio tra umano e natura, porta a includere nella ricerca sia la sfera dell’arte contemporanea che le reminiscenze residuali del mondo magico, intersecando la storia politica e sociale del lavoro e della cultura agricola.
Valentina Capocefalo è dottoranda presso l’Università degli Studi di Milano e Young Researcher all’interno del progetto BRIDGES.
Interessata ai progetti di rigenerazione socio-territoriale e ai relativi processi di governance, si occupa in particolare di orticoltura urbana sul territorio milanese, collaborando con enti e associazioni locali.
Ama sporcarsi le mani con la terra e conoscere da vicino chi se ne prende cura.
Cascina Sant’Ambrogio – sede di CasciNet – racchiude e racconta attraverso le sue strutture una storia che accomuna diversi tratti del margine milanese. Anticamente rifugio della dispersa comunità monastica femminile del Monastero di Santa Radegonda, poi per lungo tempo spazio votato alla produzione agricola, la cascina è oggi luogo di aggregazione che unisce progetti sociali diversi, ma tra loro integrati, che perseguono un comune obiettivo: rigenerare terra e persone.
In qualità di azienda agricola CasciNet gestisce 10 ettari di terreni situati presso il Parco della Vettabbia, tra il quartiere Corvetto e Chiaravalle a Milano.
All’interno dei terreni situati presso il Parco della Vettabbia Soulfood Forestfarms ha implementato – grazie al coinvolgimento di centinaia di volontari e volontarie – due ettari di sistemi agroforestali: uno votato alla produzione di alberi da frutto, con circa 650 individui di 8 specie diverse in 30 varietà; l’altro nato con l’intento di fornire un supporto ecosistemico, attraverso la consociazione di circa 2000 alberi e arbusti di specie forestali. L’associazione, in sinergia con CasciNet, sta oggi lavorando al potenziamento dell’Agroforesta Urbana, attraverso il progetto Adotta Una Gallina! che prevede l’accoglienza di pollai mobili per il ricovero di galline ovaiole e la destinazione di una parte delle uova prodotte alle realtà più fragili dei quartieri limitrofi.
Isabella Calattini è un’ecotossicologa e dottoranda presso l’Università degli Studi di Siena. La sua ricerca si basa su un approccio interdisciplinare e olistico, integrando indicatori fisico-chimici, ecosistemici e biologici.
Coordinatrice del progetto “Scienza sull’Elsa” in Toscana, per il monitoraggio partecipato del fiume Elsa, dove ha collaborato con associazioni locali e con scuole superiori del territorio per la realizzazione. Appassionata e interessata a progetti di scienza partecipata, per Scienza Radicata si occupa delle tematiche riguardanti i corsi d’acqua dolce.
Pietro Centorrino è biofisico e professore di fisica presso l’istituto detentivo di Ranza. Attualmente è assegnista di ricerca presso il Galileo Galilei Institute dove si occupa di progettazione e sviluppo di eventi multidisciplinari tra arte e scienza, per la valorizzazione di Villa Galileo. Il suo ambito di ricerca accademico è la modellistica di sistemi complessi, ha collaborato con Galleria Borghese a Roma e la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia per studiare la dinamica dei visitatori all’interno dei musei. Coordinatore del progetto “Scienza sull’Elsa” in Toscana, per il monitoraggio partecipato del fiume Elsa, fa parte del progetto Scienza Radicata dove si cura dei laboratori e dei metodi didattici non formali. Da sempre appassionato di esperimenti e giochi ha sperimentato la divulgazione attraverso il teatro, i laboratori hands-on, la realtà virtuale e gli albi illustrati.
Agronomo, assistente di ricerca presso la Scuola Superiore Sant’Anna (Centro di Ricerca di Scienze delle Piante). Il suo lavoro di ricerca concerne i sistemi agroforestali e l’analisi della sostenibilità economica e agro-ambientale dei sistemi colturali.
Ha lavorato su diversi progetti riguardanti: uso delle risorse idriche in orticoltura biologica, sviluppo rurale attraverso la creazione di infrastrutture ecologiche nella Pianura di Pisa, uso del cardo per la produzione di bioplastiche, fertilità biologica dei suoli, mitigazione delle emissioni nell’ovinicoltura da latte Toscana.
Da febbraio 2022 è ingaggiato insieme a Scienza Radicata (SR) per una scienza radicale e partecipata capace di essere strumento di miglioramento del presente. Con SR è impegnato in Sicilia insieme alla rete nazionale contadina “Fuori Mercato” per creare opportunità di crescita e scambio reciproco per tutti e tutte in ambito agrario sull’impego delle risorse naturali in azienda e sull’autovalutazione della fertilità dei suoli.
Da luglio 2022 fa parte del collettivo di ricerca del progetto BRIGES.
Scienza Radicata propone una soluzione locale per un problema globale: mettere a disposizione delle comunità vulnerabili le conoscenze di giovani scienziatə per co-progettare percorsi di monitoraggio e gestione delle risorse naturali, tramite giornate di formazione e percorsi di scienza partecipata, in modo innescare azioni concrete in un’ottica di mutualismo e ricerca-azione.
Andrea Perini è un progettista culturale, city-maker e attivatore di luoghi ed è co-fondatore di Terzo Paesaggio.
Durante gli studi in lettere e filosofia si è dedicato alle arti performative e ha collaborato per dieci anni con il C.R.T. Centro di Ricerca per il Teatro di Milano. Dal 2012 ha sviluppato un approccio integrato tra pratiche artistiche e rigenerazione urbana, conducendo un progetto pilota per la rigenerazione urbana a base culturale del quartiere di margine di Chiaravalle, a Milano. Inoltre, è stato membro del direttivo di Non Riservato, responsabile del programma culturale del Mercato del Suffragio e coordinatore del progetto Made in Corvetto. È anche socio fondatore dell’azienda agricola Davide Longoni e promotore della prima rete nazionale di attivatori di luoghi e spazi rigenerati a base culturale con Terzo Paesaggio
Fabio Piccolin ha una formazione mista negli ambiti delle scienze della comunicazione e della biologia. Attualmente svolge attività di ricerca presso il centro ENEA di Pozzuolo di Lerici, La Spezia, dove divide il suo tempo fra lo studio delle risposte eco-fisiologiche degli organismi marini nei confronti del cambiamento climatico e la valutazione degli impatti di un progetto di Citizen Science attivo su scala nazionale, che coinvolge studenti e studentesse delle scuole superiori di secondo grado in attività di monitoraggio di biodiversità ed inquinamento lungo le coste italiane. È fondamentalmente un autodidatta, che applica sia metodi quantitativi, come le tecniche molecolari per la valutazione dei livelli di espressione genica all’interno di organismi bersaglio, sia metodi semi-quantitativi e qualitativi, come la somministrazione di questionari e la conduzione di interviste, per approcciarsi alle problematiche ambientali da due punti di vista diversi ma strettamente interconnessi, ovvero quello delle scienze naturali e quello delle scienze sociali. La sua collaborazione col progetto BRIDGES nasce dal desiderio di allargare gli orizzonti della ricerca al di là dei ristretti ambiti disciplinari e di raccogliere spunti di riflessione su come sviluppare nuove modalità di interazione fra il mondo dell’accademia e quello della società civile, nella speranza di dare maggiore significato al frutto della ricerca.
Gabriella Balice è Dottore in Scienze Agrarie, attiva all’interno del Centro Forestazione Urbana di Italia Nostra dal 1986, si occupa della difesa delle piante del parco urbano Boscoincittà. Organizza corsi di formazione e laboratori di giardinaggio e orticoltura.
In collaborazione con Politecnico di Milano, Università degli Studi e Scuola Agraria del Parco di Monza ha operato nella realizzazione della ricerca “La città degli orti. Coltivare e costruire socialità nei piccoli spazi verdi della Grande Milano.”(2016-2018). Lo studio, promosso da Italia Nostra e sostenuto da Fondazione Cariplo, è rivolto a conoscere e approfondire la realtà degli orti nell’area della Città Metropolitana Milanese.
Luca Carra, socio dell’Agenzia di comunicazione Zadig, giornalista scientifico, direttore di Scienza in Rete, vicepresidente della Sezione di Italia Nostra Milano Nord-Boscoincittà, segretario del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica. Si occupa di temi legati al clima/ambiente e salute.
E’ stato consulente del ministro Roberto Cingolani da marzo a novembre 2021 per la redazione del Piano nazionale di transizione ecologica. Insegna comunicazione e giornalismo scientifico ai Master della Sissa di Trieste e Milano-Bicocca.
Il CFU (Centro Forestazione Urbana) è il centro operativo di Italia Nostra che dal 1974 progetta, realizza e cura Boscoincittà. Sin dalle origini ha promosso la realizzazione di altre aree verdi sia fornendo piante e attrezzi, sia consigli che spunti progettuali.
Tra le esperienze in corso meritano attenzione: la realizzazione e gestione di Porto di mare, i lavori in Cava Ongari nel Parco delle Cave, il progetto “giardiniere condotto”.
Realizzato a partire dal 1974 dall’associazione Italia Nostra – su terreni concessi dal Comune di Milano – Boscoincittà oggi è un parco pubblico di 120 ettari, molto amato e frequentato. Ci sono boschi, prati, corsi d’acqua, zone umide, circa duecento orti assegnati a cittadini che li coltivano con grande cura, un laghetto, un giardino d’acqua, un apiario e un frutteto.
Si trova in Via Novara, nei pressi dello Stadio di San Siro, all’interno del vasto perimetro del Parco agricolo sud Milano ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (autobus 80). Chi arriva al Bosco ha la sensazione di essere lontano dalla città e di entrare nella natura, in un ambiente naturale che in realtà è il risultato di un’attenta progettazione. Quotidianamente viene coltivato e curato dagli operatori del Centro per la forestazione urbana di Italia Nostra e da chiunque abbia voglia di dare una mano.
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