Dal 16 al 20 Luglio 2022 un gruppo di giovani ricercatori e ricercatrici, provenienti da diversi percorsi formativi e professionali, sono ospiti del Centro di Ricerca per le Arti e le Scienze di Pianpicollo Selvatico ETS, nel comune di Levice (CN), per partecipare ad uno degli eventi centrali del progetto BRIDGES (Building Reflexivity and response-ability Involving Different narratives of knowledGE and Science): la residenza di ricerca.

Qui, insieme ad artisti, educatori, specialisti del suolo, agronomi, e altri esperti partecipano ad alcune giornate di attività teoriche e pratiche incentrate sulla tematica della fertilità del suolo, affrontata nella sua complessità socio-ecologica, con metodi di ricerca-azione ed integrando i contributi delle diverse discipline ed esperienze rappresentate.

La residenza rientra tra le attività di BRIDGES miranti a sviluppare metodologie relazionali, riflessive e transdisciplinari applicabili nella pratica di ricerca quotidiana e per affrontare questioni socio-ecologiche complesse e controverse. 

Si porranno così le basi per sviluppare un set di indicatori ibridi di fertilità del suolo, come base di partenza per le attività successive che vedranno il coinvolgimento di una comunità estesa di cittadini, nel contesto urbano del comune di Milano.

Il percorso:

La residenza di ricerca si inserisce nel cuore del percorso di BRIDGES, che sperimenta metodi di ricerca transdisciplinare e innovativi, ispirati alla scienza post-normale e alla costruzione di comunità estese di ricerca, fuori e dentro l’accademia, su temi socio-ecologici complessi. 

Altri momenti fondanti del progetto sono stati un’indagine che ha coinvolto migliaia di giovani ricercatrici e ricercatori della rete scientifica italiana, sulle narrazioni dominanti sul rapporto scienza-società intorno a temi controversi. A partire dai primi risultati di questa indagine, è stato organizzato, con alcuni di coloro che hanno risposto all’indagine, un workshop transdisciplinare tenutosi a Milano nel mese di maggio 2022, i cui esiti saranno oggetto di sintesi e condivisione attraverso un dialogo partecipato nella residenza di Pianpicollo.

Alcuni dei ricercatori coinvolti a Pianpicollo e al workshop di Milano si impegneranno in seguito, insieme a reti di cittadini, in un’esperienza di ricerca ibrida e partecipata, finalizzata a discutere e produrre indicatori di fertilità del suolo costruiti collettivamente, a partire da osservazioni di citizen science e analisi metagenomiche del suolo e sulla base delle indicazioni sviluppate nelle attività esperienziali e riflessive del progetto.

La residenza di ricerca:

Le attività a Pianpicollo si aprono con la presentazione reciproca delle persone coinvolte, e degli abitanti umani e non umani di Pianpicollo, partner di progetto, dove ha sede la residenza di ricerca. 

Si entra quindi nel merito del caso studio della fertilità del suolo attraverso una serie di moduli di ricerca-azione, alternando pratiche di ricerca artistica e scientifica sul campo con momenti di condivisione teorica ed esperienze conviviali.

Nel corso della residenza, il gruppo di partecipanti e collaboratori del progetto si confronta con l’esplorazione delle relazioni tra soprasuolo e sottosuolo, fitosociologia e microbiologia, microbiota umano e del suolo.

Le osservazioni e le misure scientifiche sul microbiota sono coordinate da CNR-IBBA e da esperti di SeaCoop. Gli esperimenti scientifici saranno intrecciati con esperienze estetiche e immaginative, a cura del gruppo di ricerca di Pianpicollo Selvatico.

Lungo il percorso della residenza di ricerca si aprono anche spazi riflessivi personali (sottoforma di conversazioni in cammino) e collettivi, accompagnati dal gruppo dell’Università di Edimburgo e di CNR-IREA, che hanno lo scopo di permettere l’emersione di pensieri e visioni sulla trasformazione del proprio lavoro di ricerca in relazione all’esperienza in corso.

Obiettivi della residenza:
  • Favorire la consapevolezza dell’intreccio inestricabile tra etica ed epistemologia della ricerca.
  • Sperimentare dei metodi per co-produrre pratiche di ricerca ibrida in grado di sviluppare conoscenze sistemiche e relazionali.
  • Co-produrre un set di indicatori ibridi sulla fertilità del suolo, sperimentando l’interconnessione tra umani e non umani, viventi e non viventi, e nel contempo tra i fatti – i risultati delle misure scientifiche sul suolo – e i valori – gli assi di riferimento normativi, epistemici ed estetici che inquadrano la definizione di fertilità.

*foto realizzate durante le attività del progetto BRIDGES a Pianpicollo Selvatico

Programma:

Durante le giornate ci saranno diverse occasioni di scambio sui temi affrontati con altri ricercatori e ospiti nella residenza di Pianpicollo, sotto forma di conversazioni.

Ospiti che hanno dato la loro disponibilità:
Juan Recaman, artista colombiano, videomaker; Kyung Lee, artista visiva coreana; Antonio Finizio, ecologo, Università Milano Bicocca; Donald Gray, esperto di sistemi educativi, Università di Edimburgo; Andrea Perini, Terzo Paesaggio; Amelia De Lazzari, geologa, Rete Ecologica di Lungo Termine (LTER) Italia; Andrea Borghini, filosofo della biologia, Università di Milano.

Sono inoltre previsti spazi personali di incontro, riflessione e ricerca per le ricercatrici e ricercatori coinvolti, in parallelo ad alcune attività di gruppo. 

Il gruppo di ricerca:
Il gruppo di ricerca impegnato in BRIDGES si presenta alla pagina: https://www.progetto-bridges.it/la-rete-di-bridges/.

Materiali

Alcune letture per condividere la visione di BRIDGES e stimolare la riflessione sui temi della residenza:

BRIDGES è un progetto di ricerca che mira a costruire una comunità di ricerca multidisciplinare che riflette su cosa significhi fare ricerca in questa particolare contingenza storica, caratterizzata dalla proliferazione di problematiche socio-ecologiche complesse a cui la scienza e la ricerca sono chiamate a dare risposta.

La sfida di BRIDGES sta nell’avviare un processo collettivo che mira a riflettere sulle pratiche di ricerca (di cui voi singolarmente vi fate portatori e portatrici) e di provare ad integrarle ed ibridarle con altre modalità di produzione di conoscenza, come la ricerca artistica e la ricerca portata avanti dalle forme di cittadinanza attiva.

Tale triangolazione di discipline e campi di conoscenza diversi, di pratiche estetiche di accesso al sapere e di problematizzazioni che nascono ‘dal basso’, rappresenta per noi di BRIDGES una condizione necessaria per affrontare le sfide della contemporaneità.

Dopo aver dedicato il nostro primo Workshop all’analisi critica delle tappe che hanno scandito l’evoluzione storica della scienza nel suo rapporto con la società e la politica, ed aver accennato ad alcuni esempi di interazione con il mondo non-umano mediato dalla pratica di ricerca estetica, viene ora il momento del Workshop rurale presso la residenza di ricerca artistica di Pianpicollo Selvatico (http://www.pianpicollo.org/).

 

 

La residenza di ricerca a Pianpicollo Selvatico

Pianpicollo è una fattoria di inizio XIX secolo situata nell’Alta Langa. Pianpicollo è un toponimo che sta per “piccolo piano”, si tratta di un altopiano circondato da antichi boschi ora inselvatichiti. Pianpicollo è anche un progetto, un’associazione, un centro per la ricerca nelle arti e le scienze artistica fondato da Alice Benessia, Raffaella Spagna ed Andrea Caretto, che ha ospitato e continua ad ospitare ricercatrici e ricercatori, artiste ed artisti, chiunque sia interessato ad esplorare ed esperire il potenziale creativo dell’essere umano in relazione con altri viventi e la materia in ogni sua forma.

 

Il progetto BRIDGES offre a titolo gratuito un’esperienza di formazione della durata di 5 giorni (dal 16 al 20 Luglio) presso gli stabilimenti di Pianpicollo Selvatico. Una residenza di ricerca artistica durante la quale, attraverso diverse attività seminariali, dialogiche, pratiche, a tratti ludiche, riflettere insieme su cosa significhi e cosa implichi fare ricerca scientifica in relazione con gli ecosistemi.

 

 

Info pratiche e logistiche

L’inizio dei lavori alla residenza di ricerca si svolgerà alle 10 del 16 luglio; il congedo è invece previsto per le 15 del 20 luglio. Presto sarà disponibile a questa pagina un programma più dettagliato.

Il centro di ricerca si trova nel comune di Levice, nella provincia di Cuneo: https://goo.gl/maps/dwbLnj73EgTziN1x5.

In autostrada è raggiungibile tramite A6 da Torino, via A7 da Milano, via A10/E80 da Genova. 

In treno, la stazione più vicina è quella di Saliceto; è possibile anche arrivare a Cengio (più distante ma più servita). Sarà necessario accordarsi con gli organizzatori per un servizio di navetta dalla stazione.

Vitto che alloggio saranno a spese del progetto BRIDGES, e a cura di Pianpicollo Selvatico ETS; l’ospitalità offre camere da 2/3/5 persone, con bagno privato. Se necessario, è possibile anche offrire il pernottamento la notte del 15 luglio.
Non sarà però possibile fare fronte alle spese di viaggio.

Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato. L’esperienza può essere riconosciuta con crediti formativi presso alcune Scuole di Dottorato.

La residenza di ricerca prevede numerose ore al giorno di pratica all’aperto: si consiglia di attrezzarsi con borracce di acqua per l’idratazione, cappello per il sole, crema solare, scarpe comode e vestiti adatti.

Pianpicollo Selvatico

Pianpicollo Selvatico è il toponimo di una località situata in Alta Langa, nel Piemonte meridionale. Il luogo ospita sin dal 1811 una cascina, oggi restaurata, appoggiata su un piccolo altopiano circondato da boschi e praterie (“pian piccolo”, poi diventato “Pianpicollo”), una peculiarità nel paesaggio terrazzato dell’Alta Langa. La località è detta Selvatica perché isolata, in alta quota (750m) e orientata a Nord Est. Pianpicollo Selvatico è la sede dell’omonima Fondazione ETS votata alla ricerca e formazione, istituita in principio come associazione e Centro per la Ricerca nelle Arti e nelle Scienze nel 2017, da un gruppo di artisti e ricercatori tra i quali Alice Benessia, Andrea Caretto e Raffaella Spagna. La Fondazione indaga il rapporto tra umani e non umani attraverso pratiche di convivenza inter-specifica e agricoltura rigenerativa, ospitando in residenza artisti e ricercatori di altre discipline, per esplorare ed esperire il potenziale creativo dell’essere umano in relazione con altri viventi e la materia in ogni sua forma.